Borse europee fiacche con i futures
deboli e lo spread tra Btp e Bund tedeschi assestato a 90,2
punti. Madrid (-0,85%) è la peggiore preceduta da Francoforte
(-0,53%) e Milano (-0,35%), in parità Parigi e Londra. Meglio
delle stime il Pil inglese nell'ultimo trimestre dell'anno
(+1%), ma con il peggior calo annuo (-9%) dal 1709. In arrivo la
fiducia dei consumatori misurata dall'Università del Michigan,
l'intervento del presidente della Fed di New York John Williams
e, in serata, il budget federale dell'Unione.
In calo il Brent sotto quota 61 dollari, mentre l'oro lascia
sul campo l'1%. In rialzo il dollaro a 1,21 sull'euro e 1,37
sulla sterlina. Corre Ing (+5,18%) ad Amsterdam dopo il calo
dell'utile inferiore alle stime degli analisti. Bene anche Abn
Amro (+2,48%), deboli invece SocGen (-2,37%) e Santander
(-1,4%). Riducono il calo in Piazza Affari Mps (-1,8%) e
Unicredit (-1,4%), che ha presentato i conti due giorni fa a
mercati chiusi, con un rosso di 2,8 miliardi. Risalgono dai
minimi anche Bper (-1,45%), Intesa (-0,67%) e Banco Bpm (-0,4%),
più cauta invece Intesa (-0,8%). Riducono il calo anche
petroliferi Eni (-0,7%), Total (-0,4%), e Shell (-0,18%), mentre
gira al rialzo e Bp (+0,1%). Deboli gli estrattivo-minerari
Glencore (-2%), Rio Tinto (-1,35%) e Bhp (-0,9%), positivi i
produttori di microchip Be (+4,23%) e Asm (+2,7%), e Asml (+2%),
poco mossa invece mentre rallenta Stm (+0,2%). Bene L'Oreal
(+1,8%), spinta dagli analisti di Goldman all'indomani dei
conti.
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