Piazza Affari è debole in attesa che il presidente del consiglio incaricato Mario Draghi sciolga la riserva sul nuovo esecutivo. L'indice Ftse Mib cede lo 0,45%, con lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 90,4 punti e il rendimento in lieve rialzo allo 0,439%. Negativi i futures Usa in attesa della fiducia dei consumatori Usa misurata dall'Università del Michigan, mentre prosegue il calo dei greggio, dell'oro e dei principali metalli ad eccezione del minerale di ferro e dell'acciaio.
Frenano Mps (-2,28%), Atlantia (-1,62%) e Unicredit (-1,6%), sull'onda lunga dei conti in rosso. Giù anche Leonardo (-1,49%), Bper (-1,45%) e Creval (-1,3%). Più caute invece Intesa (-0,94%), Banco Bpm (-0,69%) e Mediobanca (-0,2%).
Segno meno per Eni (-0,68%), Tenaris (-0,46%) e Saipem (-0,53%), frenate dal greggio, mentre salgono Nexi (+2,3%), all'indomani dei conti e del via libera alla fusione con Sia, Buzzi (+1,2%), A2a (+1,15%), Diasorin (+0,7%) e Campari (+0,68%). Attesi i conti di Interpump (-1%), prese di beneficio su Fincantieri (-2,73%) dopo i recenti rialzi.
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