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Borsa: Milano debole dopo boom Draghi e petrolio, tiene Eni

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Borsa: Milano debole dopo boom Draghi e petrolio, tiene Eni

Peggiore in Europa con Francoforte, paga anche rialzo spread

MILANO, 17 febbraio 2021, 18:44

Redazione ANSA

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In Piazza Affari si realizzano i guadagni dopo la corsa del listino sull'arrivo di Draghi al governo e il recupero del prezzo del petrolio: l'indice Ftse Mib ha chiuso in ribasso dell'1,12% a 23.178 punti, l'Ftse All share in calo dell'1,09% a quota 25.266.
    Milano è stata così con Francoforte la Borsa peggiore in Europa nella seduta di metà settimana: il mercato tedesco ha perso l'1,1%, con Amsterdam in calo finale dello 0,9%, Londra dello 0,5%, Madrid dello 0,4% e Parigi dello 0,3%. In Piazza Affari ha pesato anche il lieve peggioramento per lo spread tra Btp a dieci anni e Bund tedesco: il differenziale ha concluso la seduta sui mercati telematici a 95,3 punti base rispetto ai 92 della vigilia, con il titolo del Tesoro che ha segna un rendimento finale dello 0,58% anche se in corso di contrattazioni è salito di qualche frazione oltre quota 0,6%.
    Tra i titoli quotati a Milano, Saipem ha perso il 4,6%, Nexi il 4,3% dopo il collocamento di un mega bond da un miliardo, con Saras in calo del 3,9%. Deboli Exor (-2,7%) e Stellantis (-2,1%) dopo i dati delle immatricolazioni in Europa, tra le banche pesante Unicredit, scesa dell'1,9% finale con Mps in calo dell'1,2%. Vendite anche su Atlantia (-1,9% a 15,3 euro), mentre in leggera controtendenza tra i titoli principali si sono mosse Mediobanca (+0,6%) e soprattutto Eni, che non ha accusato vendite come il resto del settore petrolifero e anzi ha chiuso in rialzo dello 0,9% dopo il rinvio dell'udienza al Tribunale di Milano sul 'caso Congo' e una possibile modifica dell'accusa.
    Tra i titoli a minore capitalizzazione, buona corsa di Bialetti (+6%) e soprattutto di Risanamento, salita del 9,5% finale dopo l'accordo per la realizzazione dell'Arena olimpica per Milano-Cortina sull'area di Santa Giulia del capoluogo lombardo.
   
   

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