Campari ha chiuso il 2020 con vendite nette per 1.772 milioni di euro, in calo del 3,8% sul 2019 (-4,1% a livello organico), con una flessione più sostenuta, il 7% a livello organico, nel quarto trimestre per effetto dei nuovi lockdown. L'utile netto, si legge in una nota, si è attestato a 187,9 milioni, in calo del -39,1% dopo rettifiche operative, finanziarie e fiscali per 14,2 milioni senza le quali il calo sarebbe stato contenuto al 24,4%.
Proposto un dividendo per l'esercizio 2019 di 0,055 euro per azione, in linea con l'anno precedente.
"La nostra performance complessiva nel 2020 ha evidenziato una forte resilienza del business e solidi trend per le principali combinazioni prodotto-mercato nel canale off-premise (fuori dai locali commerciali, ndr), come dimostrato da dati di consumo in crescita a doppia cifra", ha commentato il ceo Bob Kunze-Concewitz.
A Piazza Affari il titolo del gruppo, che non ha dato indicazioni quantitative sul 2021, esercizio per cui si mantiene "cauto", scivola del 4,26% a 9,34 euro.
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