"La ripresa della nautica dopo lo
shock economico del Covid è iniziata già nel 2020 dal diporto e
dalla pesca amatoriali, inoltre la pandemia ha incentivato
numerose aziende a puntare sulla sostenibilità ambientale". Così
il presidente e amministratore delegato della multinazionale
norvegese Navico, specializzata in elettronica per la
navigazione e proprietaria dei marchi Simrad, B&G, Lowrance e
C-map, Knut Frostad sintetizza quali potrebbero essere gli
effetti a lungo termine del virus sull'industria nautica.
"Nella seconda metà del 2020 la domanda di tecnologie per la
navigazione è stata persino difficile da soddisfare a causa di
un rallentamento nel trasporto merci e di una carenza di
materiali e componenti, nonché dell'aumento dei costi nella
logistica globale, ciò ha creato la tempesta perfetta",
testimonia Frostad.
"Ma nonostante tutto quello che abbiamo sofferto a livello
globale a causa dell'emergenza sanitaria internazionale, siamo
ottimisti sulle opportunità per il 2021: in tutto il mondo i
porti turistici e i laghi sono sempre più frequentati perché la
nautica è una delle poche attività in cui puoi davvero
controllare chi ti è vicino". "Non abbiamo smesso di investire
in ricerca e sviluppo lanciando negli ultimi mesi alcune nuove
tecnologie come il sonar live ActiveTarget, il display B&G
Nemesis o la cartografia C-MAP Reveal", ricorda.
"L'innovazione secondo Navico passa attraverso la sostenibilità,
un tema centrale per la ripartenza post covid - sottolinea
Frostad - perciò nel 2020 abbiamo deciso di rimuovere la
plastica monouso dai nostri prodotti, di ridurre le dimensioni
degli imballaggi e usare solo materiali riciclabili, di ridurre
i trasporti per via aerea del 90%, di ridurre l'utilizzo della
carta negli uffici del 95% e di ridurre i consumi energetici".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA