Nell'anno della pandemia il
Piemonte riduce la perdita del Pil, che si attesa al 6,8%
rispetto alla media nazionale del -8,9%. Il dato è stato
calcolato, in grande anticipo rispetto alle stime dell'Istat,
dal Comitato Torino Finanza, in grado di misurare l'attività
economica regionale in tempo quasi reale grazie a un modello
statistico inedito e innovativo, il cosiddetto 'Pil Nowcasting'.
"Ci conforta apprendere che il Piemonte sta andando meglio
del resto d'Italia, ma non dimentichiamoci che questo calo del
6,8% rappresenta 7 miliardi in meno di Pil", commenta sulle
pagine locali del quotidiano La Stampa Vladimiro Rambaldi,
Presidente del Comitato Torino Finanza. "Ricordiamo anche che
nel trimestre oggetto di stima pesava ancora poco lo stop
obbligato del turismo invernale - aggiunge - che si vedrà nel
trimestre successivo. Dobbiamo quindi non illuderci di essere
fuori dall'emergenza".
Il dato del Pil regionale, seppur migliore di quello
nazionale, "non può e non deve consolarci", osserva il
presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia, secondo
cui "dovremo lavorare ancor più duramente, come istituzioni
locali e nazionali, per recuperare il gap economico creato dalla
pandemia". Tanto più che la congiuntura negativa si sentirà
ancora sulle stime del I trimestre 2021.
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