Officina Stellare - vicentina (di
Sarcedo) pmi innovativa quotata all'Aim, leader nella
progettazione e produzione di strumentazione opto-meccanica di
eccellenza per aerospazio, ricerca astronomica e della difesa -
e Start Cube - incubatore di Galileo Visionary District - "si
propongono alla guida di una rete di partners istituzionali,
accademici ed industriali per la costituzione del Business
Incubation Centre Italy dell'Agenzia Spaziale Europea". Il
programma, ricorda una nota, ha l'obiettivo di sostenere la
crescita di start-up e di giovani professionisti e ricercatori
nel settore della New Space Economy. Per questa attività, "l'Esa
ha stabilito un finanziamento a fondo perduto di 625.000 euro a
parziale copertura sulla totale durata del contratto pari a 7
anni, che verrà distribuito fra le start up selezionate nel
corso del programma. Inoltre, l'Agenzia intende supportare Esa
Bic con un contributo finanziario alla gestione del Bic Italy".
"L'iniziativa di Officina Stellare - evidenzia Gino Bucciol,
direttore sviluppo dusiness di Officina Stellare - ha la
particolarità di possedere un forte focus industriale. Siamo
felici di aver raccolto attorno a noi una rete di partner sia
locali che nazionali di primissimo ordine e siamo convinti che
un approccio in grado di unire il legame al territorio e la
dinamicità del mondo imprenditoriale sia una risposta innovativa
ed efficace alle esigenze di un ambito in veloce crescita ed
espansione come quello dell'aerospace nazionale".
"Sempre di più il modo migliore per fare innovazione si
riassume con le parole sinergia ed ecosistema. Siamo onorati di
essere stati coinvolti da Officina Stellare in questo ambizioso
progetto, che ha visto nel nostro incubatore le competenze e
l'esperienza per intraprendere questa avventura", dice Emiliano
Fabris, direttore di Galileo Visionary District.
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