L'Università di Pavia ha siglato una convenzione quadro con Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Intesa Sanpaolo per sostenere il processo di innovazione nell'offerta formativa dell'ateneo e la valorizzazione economica, sociale e culturale del territorio pavese. L'Università di Pavia ha promosso un progetto di potenziamento del dottorato di ricerca, trovando in Intesa Sanpaolo e in Fondazione Banca del Monte di Lombardia due partner attenti. Un accordo realizzato con la regia di Paolo Grandi, Chief Governance Officer di Intesa Sanpaolo, che per la banca ne ha seguito tutte le fasi. La nuova partnership inizia con il prossimo anno accademico e prevede 11 borse triennali all'anno per 5 cicli consecutivi. I temi sono quelli strategici per la società nella prospettiva di una crescita equa e sostenibile: dalle fonti di energia rinnovabili allo studio della neuro-robotica, dalle minacce virali al trattamento automatico del linguaggio. La convenzione prevede anche l'attivazione di un "Centro studi sul Diritto delle grandi imprese azionarie" intitolato al Prof. Guido Rossi, già allievo e docente dell'Ateneo, e di un Corso di perfezionamento specialistico in materia di "Grandi imprese azionarie, sostenibilità e compliance" presso il Collegio Ghislieri. Il progetto sarà organizzato dal Centro con il Dipartimento di Giurisprudenza e sarà sostenuto in via esclusiva da Intesa Sanpaolo. La nuova convenzione tra l'Università di Pavia, Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Intesa Sanpaolo è stata presentata nel corso di un incontro online trasmesso in diretta straming su ansa.it.
Alla presentazione sono intervenuti Mario Cera, ordinario dell'Università degli studi di Pavia; Gian Maria Gros-Pietro, presidente Intesa Sanpaolo; Aldo Poli presidente Fondazione Banca del Monte di Lombardia; Ferruccio Resta, presidente conferenza dei Rettori delle Università Italiane e rettore Politecnico di Milano; Francesco Svelto, rettore Università degli Studi di Pavia e Daniela Viglione, direttore scientifico Italiadecide. L'iniziativa contribuirà a consolidare il "prestigio e la qualità dell'Università di Pavia, con riflessi positivi sull'economia del territorio", è emerso nel corso dell'incontro. Il ruolo che le università sono "chiamate a svolgere per sviluppare conoscenza e valorizzare i risultati della ricerca, determinando così un impatto sulla società in termini di nuova occupazione e benessere, è destinato ad assumere anche nel quadro del Next Generation Eu un'importanza sempre più significativa", è stato evidenziato.
Gros-Pietro, convezione è strumento sviluppo - "La convenzione con l'Università di Pavia, una delle più antiche al mondo e tra le più prestigiose, e la Fondazione Banca del Monte, oggi azionista Intesa Sanpaolo, costituisce un potente strumento di sviluppo delle capacità di ricerca dell'Ateneo e della sua possibilità di attrarre talenti". Lo ha detto il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, nel corso della presentazione della convenzione sottoscritta con Fonda Banca del Monte di Lombardia e l'Università di Pavia. "Undici borse di dottorato triennali per cinque cicli consecutivi - ha aggiunto - rappresentano un fattore di stabilità importante per la programmazione delle attività di ricerca e di studio. Il nostro intervento si inserisce in un programma che vede oltre 60 atenei italiani e alcuni stranieri collaborare con la Banca attraverso borse di studio e progetti di ricerca, impegno potenziato nell'ultimo anno di emergenza sanitaria. Sosteniamo il sistema universitario per favorire il progresso del sapere e per la formazione della futura leadership, due elementi che consideriamo centrali per lo sviluppo del Paese. Ne beneficia anche il Gruppo che, grazie a questo scambio vivace e continuo con gli atenei, trae conoscenza specialistica e risorse competenti: l'83% delle persone che assumiamo infatti è laureata, un dato importante rispetto ai 3.500 giovani che entreranno in Intesa Sanpaolo da qui al 2024". "L'Italia ha bisogno di potenziare il suo investimento in formazione. E la formazione è utile non solo al sistema economico ma anche alle singole persone". Lo ha detto il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, nel corso della presentazione della convenzione sottoscritta con Fonda Banca del Monte di Lombardia e l'Università di Pavia. "Un adulto laureato - ha aggiunto - guadagna il 55% in più rispetto ad una persona senza titolo e il 25% rispetto ad un diplomato delle medie superiori. L'accordo che presentiamo vuole lasciare un segno. Intesa Sanpaolo abitualmente collabora con le università. Più di sessanta in Italia e alcune all'estero, compreso Oxford. Ma in Italia siamo soci di due competence center a Padova e Bologna che coinvolgono altre 13 università e due istituti di ricerca".
Gros-Pietro: 'Unici con azionisti con obiettivi sociale. Con Ubi siamo leader consolidamento in Ue' - "Come Intesa Sanpaolo riteniamo che dare alle imprese degli obiettivi in Esg è essenziale per la continuazione dello sviluppo dell'umanità". Lo ha detto il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, nel corso della presentazione della convenzione sottoscritta con Fonda Banca del Monte di Lombardia e l'Università di Pavia. "Noi - ha aggiunto - ci siamo dati questi obiettivi inserendoli nel piano d'impresa. Per noi gli obiettivi ambientali e sociali sono elencati e oggetto di comunicazione dei risultati. Andremo avanti su questa strada e contiamo molto sui nostri azionisti che hanno nel loro statuto l'obiettivo di operare a favore del territorio". "Noi siamo la terza banca per capitalizzazione dell'Eurozona. Ma siamo l'unica che ha degli azionisti che hanno nei loro statuti il perseguimento di obiettivi di naturale sociale", ha detto il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros- Pietro. "E questi particolari azionisti - ha aggiunto - ci fanno essere una banca diversa dalle altre ai vertici dell'Eurozona". "Il rafforzamento che Intesa Sanpaolo ha avuto con l'aggregazione di Ubi Banca è stato fondamentale. E questo - ha sottolineato - sia perchè abbiamo portato al nostro interno altri azionisti stabili e sia perchè dentro Ubi abbiamo trovato competenze e aggiornamenti personali che sono coerenti con quello che a noi piace. Con l'operazione di Ubi siamo diventati, anche nella considerazione della Bce, uno dei potenziali leader del continuo consolidamento che si avrà in Europa anche negli anni futuri. Noi portiamo al servizio del territorio, e quindi degli operatori economici, la potenza della banca. Siamo presenti in 26 Paesi del mondo e 100 mila persone lavorano per noi. Quindi le imprese troveranno il nostro appoggio per svolgere la loro attività".
Svelto, incrementate borse di dottorato - "La nuova convenzione dell'Università di Pavia con Intesa Sanpaolo e Fondazione Banca del Monte di Lombardia permetterà di coinvolgere giovani studiosi nell'ambito delle attività di ricerca attraverso un significativo incremento di borse di dottorato". Lo ha detto il rettore dell'Università di Pavia, Francesco Svelto, nel corso della presentazione della convenzione siglata con Intesa Sanpaolo e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia. "In particolare, proporremo temi legati alla sostenibilità - ha aggiunto - e alle nuove sfide della società. È mia ferma convinzione che una università impegnata nella ricerca è una università che coinvolge i giovani".
Cera, rapporto con banca è virtuoso - "Il rapporto tra l'Università e le banche nelle loro successive evoluzioni è un esempio virtuoso". Lo ha detto Mario Cera, ordinario dell'Università degli studi di Pavia, nel corso della presentazione dell'accordo con Intesa Sanpaolo e Fondazione Banca del Monte di Lombardia. "La storia bancaria del novecento - ha aggiunto - è contrassegnata da esempi virtuosi per la società italiana. Dopo l'operazione di Intesa con Ubi permane un rapporto intimo tra la banca e l'Università. Anzi questo rapporto ora viene ora rivalutato e valorizzato dopo una certa stasi degli ultimi anni dove l'attenzione della vecchia Ubi su Pavia era calata. L'Università è motore economico di Pavia e di tutta la provincia. La qualità degli interventi di una banca su un certo territorio costituisce il valore aggiunto rispetto al mero sussidio. Una Università come quella di Pavia ha bisogno di connotarsi per la qualità e la ricerca".
Resta, ripartire da formazione e ricerca - "Abbiamo vissuto un anno difficile durante il quale la formazione e la ricerca sono state portate al centro dell'attenzione". Lo ha detto Ferruccio Resta, presidente della conferenza dei Rettori delle Università Italiane e Rettore del Politecnico di Milano, nel corso della presentazione dell'accordo tra l'Università di Pavia, Intesa Sanpaolo e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia. "Ora dobbiamo ripartire - ha aggiunto - dall'alta formazione, dalle competenze, e naturalmente dalla ricerca scientifica. Vedo una formazione nuova, digitale, moderna ma anche ricca di esperienza. Deve essere una alta formazione puntando sul dottorato di ricerca. In Germania hanno da 6-7 volte il numero di dottorato di una Università italiana e questo ci insegna che si deve puntare sul dottorato come strumento per fare innovazione. L'insegnamento che ci portiamo a casa dopo questa anno è che la formazione è una responsabilità di tutti".
Viglione, accordo contiene grande progetto - "Il posizionamento delle università italiane nelle varie classifiche sta rapidamente migliorando con risultati molto lusinghieri per tutto il sistema". Lo ha detto Daniela Viglione, direttore scientifico Italiadecide, nel corso della presentazione dell'accordo tra Università di Pavia, Intesa Sanpaolo e Fondazione Banca del Monte di Lombardia. "L'Italia ha un numero di Università - ha aggiunto - che è confrontabile con quello della Germania della Cina e della Francia. In secondo luogo quasi la metà dei nostri atenei è presente nel gruppo delle migliori mille università del mondo. Il risultato si fa anche più positivo se normalizziamo il dato per abitanti per ciascun Paese. E in questo caso l'Italia supera la Germania, gli Stati Uniti e la Francia. L'accordo che viene presentato oggi tra L'Università di Pavia, Intesa Sanpaolo e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia presenta una grande proposta ed una grande progetto. I contenuti di questo accordo sono i migliori mattoni per accrescere la reputazione delle università".
Poli, accordo è attenzione per territorio - "Questo eccellente progetto conferma ciò di cui eravamo convinti, ovvero che l'acquisto di Ubi Banca da parte di Intesa Sanpaolo rinnova l'attenzione al territorio che era stata garantita". Lo ha detto il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Aldo Poli, nel corso della presentazione della convezione siglata con Intesa Sanpaolo e l'Università di Pavia. "Nei passaggi - ha aggiunto - che si sono verificati, dalla Banca del Monte di Lombardia attraverso i vari istituti di credito che si succeduti, non è cambiata la posizione centrale dei territori, in particolare pavese e milanese. L'iniziativa presentata oggi costituisce un importante tassello nel percorso di sviluppo economico e sociale del territorio a cui da sempre la fondazione dedica il proprio impegno"
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