Dopo aver toccato la soglia psicologica del 100% del Pil nel primo trimestre dell'anno, il rapporto tra debito pubblico e Pil dell'Eurozona, nel periodo aprile-giugno, è sceso attestandosi sul 98,3%.. Lo ha reso noto oggi Eurostat. Nello stesso periodo in Italia il debito è passato dal 160% al 156,3% mentre nell'insieme Ue si è passati dal 92,4 al 90,9%. Sia per l'Eurozona che per l'Ue, sottolinea Eurostat, la riduzione del rapporto debito-Pil è da imputare alla ripresa della crescita registrata nel secondo trimestre poichè il debito, in termini assoluti, ha continuato a crescere per compensare gli effetti della crisi del Covid.
Il rapporto tra deficit e Pil nei 19 Paesi dell'Eurozona è sceso dal 7,1% del primo trimestre dell'anno al 6,9% al termine del periodo aprile-giugno: lo ha reso noto Eurostat in base alle stime depurate dei fattori stagionali. Nell'insieme Ue si è passati dal 6,6% al 6,3. L'andamento registrato, osserva Eurostat, è imputabile soprattutto alla ripresa della crescita del Prodotto interno lordo. In termini assoluti sono comunque aumentate le spese e gli incassi, rileva ancora Eurostat, in seguito agli effetti delle iniziative prese per contrastare la crisi innescata dalla pandemia.
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