Ha chiuso la prima settima in lieve rialzo Piazza Affari (+0,17%), spinta dalla volata di Tim (+30,2%) con la proposta di un'eventuale opa del fondo americano Kkr, che ha influito in positivo sull'intero comparto in Europa, a iniziare dalla controllata Inwit (+4,6%).
Particolarmente in forma i petroliferi, col greggio in rialzo (wti +0,4% a sera) a 76,2 dollari e il brent a 79,2 dollari, mentre si sono diffuse notizie di stampa su un'ipotesi di revisione dei piani da parte dell'Opec+, in caso di uso di riserve strategiche o di nuovi lockdown in Europa col crescere dei contagi da Covid 19.
A
Milano hanno guadagnato Saipem (+2,9%), Eni (+1,3%) e
l'impiantistica di Tenaris (+0,9%). Bene la componentistica di
Pirelli (+1,4%) e tra le auto Ferrari (+2,7%), non Stellantis
(-0,3%). Brillante nel lusso Moncler (+1,4%).
Bene le assicurazioni, da Unipol (+0,9%) a Generali (+0,6%).
In ordine sparso le banche, con lo spread Btp-Bund chiuso in
salita a 125,7 punti e il rendimento del decennale italiano
cresciuto allo 0,95%. Hanno guadagnato Unicredit (+0,7%), Bper
(+0,6%) e Mps (+0,1%), piatto Banco Bpm (-0,04%), in calo Fineco
(-1,9%) Intesa (-2,3%), Mediobanca (-3,7%) e Bnaca Generali
(-5,3%). Male la paytech Nexi (-4%). Tra i farmaceutici ha
sofferto soprattutto Diasorin (-2,7%), ma anche Recordati
(-0,4%). In calo Poste (-1,7%). Tra i titoli a minore
capitalizzazione corsa di Tiscali (+10,23%) e forti perdite per
Banca Profilo (-6,2%).
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