L'emendamento del governo che inserisce in manovra il taglio dell'Irpef e dell'Irap, definito venerdì scorso in Consiglio dei ministri, è atteso per domani al Senato. Secondo quanto si apprende, il testo sarà depositato in commissione Bilancio, dove verrà fissato un termine per la presentazione dei sub-emendamenti.
Sulla proposta di innalzamento della flat tax sugli autonomi ad una soglia di fatturato di 100.000 euro (caldeggiata in primis dalla Lega) "ci sarà un confronto molto aspro nella maggioranza in sede di attuazione della delega fiscale, perché ci sono opinioni diverse", ha detto la sottosegretaria all'Economia, Maria Cecilia Guerra, a Rainews 24. "Portarlo a 100.000 euro aumenterebbe ancora in modo molto significativo la distanza di tassazione a parità di reddito. Credo che sia inconcepibile". L'attuale sistema con soglia a 65.000 euro "non è in discussione, - ha aggiunto l'esponente di Leu - è un sistema che ha dei pregi, perché semplifica l'applicazione dell'imposta, in particolare per quanto riguarda l'Iva". Tuttavia, "non è molto giustificato sul piano dell'equità fiscale perché non c'è un particolare motivo per cui i redditi siano tassati in modo diverso a seconda della categoria di appartenenza. Un lavoratore dipendente, un lavoratore autonomo, un pensionato, se prendono 20.000 euro dovrebbero essere tassati nello stesso modo. Così non è nel nostro sistema, è un sistema fortemente iniquo, ma questo tema sembra non interessare molto", ha concluso.
Abolizione dell'Irap per le persone fisiche e le società di persone: è la proposta contenuta in uno dei circa 170 emendamenti alla manovra indicati come 'segnalati' da Forza Italia. L'abolizione per queste categorie dal primo gennaio 2022 dell'imposta regionale sulle attività produttive, ha oneri stimati in 3 miliardi di euro.
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