Vola il prezzo del gas in Europa con la posizione di Vladimir Putin sul pagamento delle forniture in rubli mentre la guerra in Ucraina prosegue senza sosta. In avvio le quotazioni ad Amsterdam segnano un balzo a 132 euro al Mwh, in rialzo del 4,8% rispetto alla chiusura di ieri. A Londra il prezzo sale a 305 penny al Mmbtu, in aumento dell'1,9%.
Chiusura in positivo per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,57% a 25.163 punti. Chiusura in rialzo per le principali Borse Europee. La migliore è stata Madrid (+0,69%) a 8.503 punti, seguita da Parigi (+0,37%) a 6.684 punti, Londra (0,30%) a 7.537 punti, e Francoforte (+0,22%) a 14.446 punti.
Il differenziale tra Btp e Bund ha chiuso a 153,8 punti, in rialzo rispetto ai 146 punti dell'apertura, ma anche ai 149 della chiusura del giorno precedente. Nella seduta ha toccato un picco a 155,3 punti poco dopo le 15. Sale il rendimento del decennale italiano, che ha chiuso al 2,090%, in aumento rispetto all'apertura di giornata, al 2,03%, che era stabile nel confronto con la chiusura del giorno prima. Nella seduta ha toccato un picco al 2,145%. In rialzo i rendimenti anche degli altri Paesi europei, dal Bund (0,550%), a quelli di Francia (1,017%) Spagna (+1,468%) e Grecia (2,638%).
Intanto la Borsa di Tokyo termina la seduta col segno meno per il terzo giorno consecutivo, seguendo l'andamento dei mercati azionari Usa, con gli investitori che guardano con timore al nuovo aumenti dei casi di contagio da Covid in Cina, dopo il lockdown imposto nella città di Shanghai, e le ripercussioni sulla seconda economia mondiale. Nel primo giorno dell'anno fiscale giapponese l'indice di riferimento Nikkei mette a segno una flessione dello 0,56% a quota 27.665,98 cedendo 155 punti.
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