L'inflazione torna ad accelerare a maggio, dopo il rallentamento di aprile. Secondo le stime preliminari dell'Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,9% su base mensile e del 6,9% su base annua (da +6,0% del mese precedente). "A maggio, dopo il rallentamento di aprile, l'inflazione torna ad accelerare salendo a un livello che non si registrava da marzo 1986 (quando fu pari a +7,0%)", spiega l'Istat. L'inflazione acquisita per il 2022, cioè la variazione media che si avrebbe ipotizzando che l'indice rimanga al medesimo livello nella restante parte dell'anno, è pari a +5,7% per l'indice generale e a +2,5% per la componente di fondo. Lo rileva l'Istat diffondendo la stima preliminare sui prezzi a maggio.
A maggio i prezzi del cosiddetto 'carrello della spesa' accelerano a livelli che non si vedevano da 36 anni. Lo rileva l'Istat diffondendo la stima preliminare dei prezzi al consumo. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona passano infatti a +6,7%, dal +5,7% di aprile. "Gli alimentari lavorati fanno salire di un punto la crescita dei prezzi del cosiddetto 'carrello della spesa' che si porta a +6,7%, come non accadeva dal marzo 1986 (quando fu +7,2%)", spiega l'Istat. Accelerano anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +5,8% a +6,7%).
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