(di Alfonso Neri)
Utile nettamente sopra le stime.
Pubblicità in forte crescita, anche in aprile e maggio.
Previsioni per l'intero 2024 confermate. E' una Mfe-Mediaset che
esce più forte dai conti del primo trimestre dell'anno, con una
generazione di cassa in aumento e debito in calo. E con il
gruppo in posizione di attesa sul dossier della tedesca
Prosieben, società che comunque dovrebbe migliorare il suo
andamento nel corso del 2024.
Nel primo trimestre Mfe-Mediaset ha infatti registrato ricavi
netti per quasi 700 milioni rispetto ai 646 dello stesso periodo
del 2023, con una crescita dell'8,2%, mentre gli analisti li
attendevano a quota 695. Ma la corsa più chiara è stata quella
dell'utile, con un risultato positivo di 16,8 milioni (+66%
rispetto al 2023), contro un'attesa degli analisti in media
attorno agli undici milioni.
Il boom è stato possibile soprattutto grazie alla pubblicità
che, in un mercato ancora difficile, ha premiato il lavoro del
Biscione. Nella prima parte del secondo trimestre la raccolta di
Mfe-Mediaset "supportata da ottimi risultati editoriali sta
mantenendo un andamento decisamente positivo e superiore alle
attese", afferma il gruppo, che tra gennaio e aprile ha
registrato una crescita dei ricavi pubblicitari in Italia e
Spagna rispettivamente del 6,3% e del 9,3%, con un risultato
cumulato del 7,1%. E, dalle prime indicazioni, il trend sembra
tenere anche in maggio.
La generazione di cassa è cresciuta del 34% a 213 milioni
rispetto ai 158 milioni dello stesso periodo del 2023, mentre
l'indebitamento finanziario è sceso a 676 milioni, in netta
diminuzione rispetto ai 902 milioni di fine 2023. I costi
operativi complessivi (personale, altri costi operativi,
ammortamenti e svalutazioni di diritti e di altre
immobilizzazioni) nel primo trimestre ammontano a 676 milioni
rispetto ai 627 precedenti, influenzati soprattutto dal
consolidamento di Mediamond e dagli effetti di 'phasing'. Il
Biscione conferma così "tutte le guidance sugli obiettivi di
fine anno", con la visione di "mantenere su base annua un
risultato operativo, un risultato netto e una generazione di
cassa consolidati decisamente positivi".
Poi c'è la questione aperta su Prosieben, della quale il
Biscione è nettamente il primo azionista con quasi il 30% dei
diritti di voto. Mfe-Mediaset "rimane focalizzata sul costante
presidio del proprio investimento, supportando il management
della società a dare concreta attuazione alla strategia di
focalizzazione sul core business dell'intrattenimento e di
valorizzazione degli asset non strategici". Cioè la vendita
effettiva di società di 'dating' e di e-commerce che dovrebbe
essere in rampa di lancio.
La Borsa si è mossa in modo altalenante sul titolo: dopo un
primo rialzo fino al 4% sulla prima onda dei conti, il mercato è
rimasto un po' deluso dalla mancata concretizzazione dei
risultati nelle guidance di fine anno. Così in Piazza Affari il
titolo B di Mfe-Mediaset, il più rappresentativo con dieci
diritti di voto, ha chiuso in rialzo dello 0,15% a 3,97 euro.
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