Le Borse europee proseguono in calo
dopo l'avvio debole di Wall Street. Dopo i rialzi delle
precedenti sedute, i mercati azionari arretrano in vista
dell'inflazione negli Stati Uniti ed in attesa di avere maggiori
indicazioni sulle mosse del presidente eletto Donald Trump.
Sotto i riflettori anche l'andamento della crescita economica
globale, alla luce anche degli ultimi dati macroeconomici. Sul
fronte valutario l'euro scende a 1,0618 sul dollaro. Inverte la
rotta il bitcoin dopo l'impennata di metà mattina. La
criptovaluta cede l'1,9% a 86.386 dollari.
L'indice stoxx 600 lascia sul terreno l'1,1%. In flessione
Parigi (-1,5%), Francoforte e Milano (-1,1%), Londra (-0,9%) e
Madrid (-0,8%). I principali listini sono appesantiti dal
settore del lusso (-2,5%) e dal comparto dell'auto (-1%). Seduta
negativa anche per le banche (-1,1%) e le assicurazioni (-1,2%).
Vendite sulle utility (-1%), con il prezzo del gas che sale
dello 0,4% a 43,9 euro al megawattora. Male l'energia (-0,6%),
appesantita dal rialzo del petrolio. Il Wti guadagna l'1,2% a
68,85 dollari al barile e il Brent a 72,60 dollari (+1,1%).
Unico settore in rialzo è quello tecnologico (+0,8%), con le
prospettive sugli investimenti per l'intelligenza artificiale.
A Piazza Affari il forte calo Mediobanca (-8,1%), dopo i
risultati del primo trimestre dell'esercizio 2024/2025 con
l'utile in calo. Male la moda con Cucinelli (-3,7%) e Moncler
(-2,1%). Scivolano anche Prysmian (-3,2%) e Amplifon (-2,7%).
Vendite su A2a (-2%), in linea con il settore nel giorno dei
conti e nonostante i risultati in crescita e l'aggiornamento del
piano. Corre Stm (+2%). In luce Bper (+1,8%), Leonardo e Saipem
(+0,6%).
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