"Le norme sullo sciopero sono già codificate e condivise: non si possono cancellare con un atto unilaterale da parte di un ministro o di un governo.
Una cosa è criticare l'uso rituale e compulsivo, un fatto che danneggia soprattutto il sindacato, ben altra cosa è mettere in discussione la disciplina che ne regola l'esercizio".
Così Luigi
Sbarra. "Si rischia di comprimere un principio intangibile
sancito dalla Costituzione e di regalare un assist a chi
vorrebbe radicalizzare ulteriormente il clima sociale. Per
coniugare il diritto allo sciopero e quello dei cittadini ad
avere servizi essenziali la legge c'è. Va applicata".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA