Dovrebbe essere stato un 'fat finger', un errore nell'inserimento di un ordine, la ragione che ha portato all'improvviso crollo del titolo Eni all'apertura delle contrattazioni a Piazza Affari.
L'errore, secondo fonti di mercato, avrebbe provocato un ingente ordine di vendita da parte di un intermediario che avrebbe generato un 'flash crash' di Eni, sprofondato del 6,3% e immediatamente sospeso dalle contrattazioni per eccesso di volatilità.
Una volta riammesso, il titolo si è sostanzialmente allineato all'andamento debole del comparto petrolifero, recuperando gran parte delle perdite.
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