Arriva l'emendamento del governo che fa slittare il pagamento della Tasi da giugno a ottobre per i comuni che non hanno ancora deliberato l'aliquota. Norma che sarà anche votata dal Cdm come decreto per renderla immediatamente operativa.
Certezze invece per i tagli alla Rai (150 milioni), dai quali si salvano invece le sedi regionali. Stop agli affitti d'oro. Riapertura della rateizzazione per chi ha saltato le rate di Equitalia. Rinvio al 2016 di bandi gara on line, superando la pubblicazione sui giornali. Queste la novità più rilevanti in giornata del Senato durante l'esame del decreto che, a meno di ulteriori possibili slittamenti, domattina alle 9,30 approderà in aula a Palazzo Madama. Dati i tempi strettissimi (deve essere in aula alla Camera dal 13 giugno) appare ormai scontata la fiducia. Dunque il decreto è quasi al primo giro di boa ma non tutte le modifiche vengono accolte.
Come, ad esempio, la richiesta di rendere più corposo il taglio all'Irap (ora al 10%). Argomento che però sarà recuperato nella delega fiscale. Una delle novità che riguarda i contribuenti è la riapertura della rateizzazione per chi aveva perso il beneficio. la proposta era stata avanzata dall'Ad di Equitalia, Benedetto Mineo, che in una recente audizione proprio in Senato spiegava che la misura riguarderebbe debiti per 20 miliardi. Ora verranno riammessi alla rateizzazione i contribuenti decaduti dal beneficio per non aver pagato due rate.
La nuova rateizzazione sarà per massimo 72 rate (meno dunque delle attuali 120 previste). Per richiedere le rate va presentata domanda entro il prossimo 31 luglio e riguarda benefici persi entro il 22 giugno 2013. Novità anche per i gestori degli stabilimenti balneari: ok all'emendamento di Salvatore Tomaselli (Pd), che proroga il pagamento dei canoni delle concessioni demaniali marittime al 15 settembre. Slitta anche (dal 15 maggio al 15 ottobre 2014) il termine per il riordino dell'intera materia. Intanto i tagli alle partecipate si attenuano: oltre alla Rai anche la Consip e le controllate delle società in via di privatizzazione (Poste ed Enav) vengono escluse dai tagli.
Più in generale si prevede che i tagli generali ai costi operativi delle società (fissati nel 2,5% per il 2014 e 4% nel 2015) avverrà con modalità parzialmente o totalmente alternative rispetto a quelle più stringenti previste dall'articolo 20 del provvedimento. Andranno però mantenuti gli obiettivi di risparmio previsti. E sempre per Rai, mentre si conferma il taglio di 150 milioni, sono 'salve' le sedi regionali e l'azienda potrà procedere alla cessione di quote di Rai Way mentre non dovrà più assicurare il mantenimento di rai World. Torna anche la norma del M5S contro gli affitti d'oro: si prevede che le amministrazioni pubbliche e gli organi costituzionali nell'ambito della propria autonomia, possono comunicare, entro il 31 luglio 2014, il preavviso di recesso dai contratti di locazione di immobili in corso. Il recesso dovrà essere perfezionato decorsi 180 giorni dal preavviso, anche in deroga ad eventuali clausole che lo limitino o lo escludano.
La norma riguarda anche gli immobili di proprietà dei fondi comuni di investimento immobiliare. Infine alcune novità di rilievo riguardano la spending review e le annuncia direttamente il commissario Carlo Cottarelli: potranno partire da subito i controlli della Gdf e della RgS sulle amministrazioni pubbliche che acquistano a prezzi superiori agli standard Consip. Arriva inoltre - dice Cottarelli - ''una riforma radicale del modo con cui la pubblica amministrazione compra. Si tratta di una fondamentale operazione di efficientamento''.
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