"Se partiamo dal 2012 come punto
importante di quantificazione della flotta italiana parliamo di
circa 18 milioni di gross tonnage, cioè di capacità delle navi
battenti bandiera italiana. Dal 2016 al 2022 abbiamo assistito a
poco meno del 3% di calo annuale e se guardiamo le ultime stime
del 2023 rispetto al 2022 c'è stata una riduzione dell'8%".
Mario Zanetti, presidente di Confitarma, delegato del presidente
di Confindustria per l'economia del mare e amministratore
delegato di Costa crociere, fornisce i numeri parlando a bordo
di Costa Smeralda, in occasione del convegno organizzato dal
Sole 24 Ore sull'"Economia del mare 2024".
"La competivitià della bandiera italiana e della flotta è uno
dei temi fondamentali - spiega - perché se dobbiamo aumentare e
rendere rilevante il nostro Paese a livello europeo e mondiale
in termini di economia del mare la flotta conta. E qui stiamo
osservando un fenomeno che non va nella direzione giusta". Il
calo significa che "regionalismi, disparità di regole fra Stati
e aree del mondo rendono il commercio e lo shipping italiano
meno competitivo e quindi rendono la flotta italiana meno
competitiva e meno rilevante a livello globale" spiega ancora
Zanetti. Cosa fare per rimediare? "E' fondamentale - spiega dal
palco - lavorare affinché la centralità del settore dello
shipping faccia sì che ci sia uno sforzo per rendere
prioritario tutto quello che che ne migliorerà appunto la
competitività a livello italiano: i temi sono lavorare sulle
persone, sulle infrastrutture e sulle flotte e sui vettori".
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