Le criptovalute recuperano terreno
dopo le pesanti perdite dei giorni scorsi innescate dalle
strette decise o allo studio indiversi Paesi, tra Cina, Corea
del Sud, Francia e Usa: il Bitcoin, alle 5:30 italiane, sale
sulla piattaforma Coinbase del 5,34% a 11.505,71 dollari, e del
2,70% su quella Bitstamp, a 11.501,52.
Tra gli analisti è dibattuto lo scenario futuro. Ad esempio,
quelli di Citigroup sono molto cauti e vedono rapidi margini di
ulteriore caduta fino a 5.600 dollari. Ieri i Bitcoin sono scesi
a 9.230 dollari, meno della metà dai massimi segnati a dicembre
tornando sopra i 10.000 dollari. Quanto alle altre criptovalute,
Ethereum sale del 4,38% (a 1.027,60 dollari), Litecoin del 6,51%
(a 192,51 dollari) e Ripple del 16,95% (a 1,45 dollari).
In Corea del Sud, Choi Jong-ku, a capo dell'Authority sui
mercati finanziari (Financial services Commission), ha spiegato
che il governo "sta considerando sia la chiusura di tutte le
piattaforme locali di scambi virtuali sia solo quella delle
piattaforme che hanno violato la legge".
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