La moneta di Facebook cambia le
regole del gioco. E' questo il pensiero dell'ex ministro Giulio
Tremonti, sulla nuova valuta virtuale annunciata dal social
network, in una intervista al Sole 24 Ore. "Il regno è fallito -
spiega Tremonti -ed è proprio in questa drammatica circostanza
che, veicolata da Faust, si fa strada l'idea di Mefistofele:
secondo il diritto romano, ciò che è nel sottosuolo appartiene
di diritto al sovrano. In base a questo principio, il sovrano
non deve estrarre l'oro che c'è nel sottosuolo, gli basta dire
che c'è, e tutti gli daranno fiducia, accettando i pezzi di
carta che vengono così a incorporare la sua parola,
concretizzando una cambiale mefistofelica".
È di nuovo così nella realtà del tempo presente, secondo
Tremonti. "Come Faust e Mefistofele insieme spiegano al sovrano
- afferma -, questo è un esercizio che si può ripetere
all'infinito, con una magia che permette di creare ex nihilo
una ricchezza di tipo nuovo, immateriale e infinita, come nel
libero volo dei 'biglietti alati'". "Questa profezia - è la sua
spiegazione - non è stata solo sulla creazione delle banconote
("i biglietti alati"), ma in generale sul potere che può essere
sprigionato da tutte le cambiali mefistofeliche". "La Corte
europea - ricorda infine - ha già equiparato Bitcoin e valute
nel 2015. Per evitare lo spiazzamento del sistema bancario,
perché non mettere l'Iva su Libra?".
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