Lo ha detto la vice direttrice generale della Banca d'Italia, Alessandra Perrazzelli, in video collegamento all'European Women's Payments Network Italy Event in corso nella sede di EY a Milano.
"I dati sulle abitudini degli italiani - ha affermato - mostrano ancora l'affezione per modalità tradizionali di pagamento", ma è "evidente che la domanda di soluzioni digitali sia in forte crescita, complice anche la pandemia, che ha favorito la diffusione di strumenti cashless. Secondo recenti rilevazioni condotte dall'Eurosistema, in Italia oltre il 60% delle transazioni al dettaglio al punto di vendita fisico sono effettuate utilizzando il contante, quasi un terzo tramite carte di pagamento e quasi il 5% impiegando soluzioni 'mobile'. Rispetto a soli cinque anni fa, l'incidenza del contante si è ridotta del 20%, quella delle carte è raddoppiata e gli strumenti più innovativi continuano a guadagnare terreno". Secondo Perrazzelli, "il nostro Paese, quindi, si muove in linea con le tendenze affermatesi nel resto del mondo". A livello globale, "oltre il 70% delle interazioni tra cliente e banca avviene ormai attraverso canali digitali", ricorda Perrazzelli e sottolinea come "l'aumento dei pagamenti peer-to-peer e di quelli elettronici contribuisce all'ulteriore riduzione dell'uso del contante". Secondo la vice dg della Banca d'Italia "l'adozione di metodi di pagamento innovativi è influenzata da una serie di fattori, tra cui il livello di maturità digitale della popolazione, il quadro normativo, la competitività del mercato e la fiducia dei consumatori verso le nuove soluzioni. Tale contesto non fa venir meno l'impegno delle banche centrali per preservare la disponibilità del contante, assicurando che esso rimanga sempre un'opzione di pagamento: la libertà di scegliere come pagare è infatti essenziale per assicurare l'inclusione finanziaria di tutti i gruppi della società".
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