Altolà al lavoro 'sommerso', sì alla
sensibilizzazione di imprese, lavoratori ed operatori del
mercato sulle "criticità derivanti da pratiche di 'dumping'
contrattuale e sociale, appalti irregolari, somministrazione ed
intermediazione illecite, fenomeni di caporalato", nonché
sull'uso "distorto" dello strumento delle cooperativa. A
prefiggersi queste finalità il protocollo d'intesa firmato oggi
a Roma, tra il Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro
presieduto da Marina Calderone e l'Ispettorato nazionale del
lavoro, che ha al vertice Paolo Pennesi e Danilo Papa. L'accordo
pone le basi per la nascita di un 'Osservatorio nazionale per la
legalità' come "fulcro nevralgico", recita una nota, per "la
corretta regolamentazione del mondo del lavoro, per l'analisi
delle problematiche e per lo sviluppo di iniziative volte alla
tutela dei lavoratori". Già in passato i professionisti hanno
denunziato "tutti quei fenomeni elusivi che destabilizzano il
mercato", con particolare riferimento alle "attività di appalto
irregolari realizzate da cooperative spurie", segnalate al
ministero del Lavoro, "che si concretizzano attraverso il
rifornire di personale le Piccole e medie imprese ricorrendo a
tariffe estremamente basse, rispetto al costo del lavoro". In
giornate, inoltre, l'Ordine e l'Ispettorato hanno sottoscritto
pure un'intesa per "contrastare l'abusivismo e tutelare la
professione di consulente del lavoro", soprattutto nei confronti
di quei soggetti che la esercitano "senza i requisiti previsti
dalla legge".
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