Le importazioni dei prodotti
siderurgici non devono essere ridotte per non danneggiare
l'industria manifatturiera europea. E' quanto chiede la Confapi,
(Confederazione delle Piccole e Medie Imprese Italiane) in una
lettera alla Direzione generale del Commercio della Commissione
Europea a Bruxelles. I livelli di importazione medi degli ultimi
tre anni di ciascun prodotto siderurgico, chiede Confapi,
devono essere interamente confermati per gli anni successivi.
Per Confapi, infatti, eventuali riduzioni non sarebbero dirette
a tutelare da un rischio potenziale e futuro ma avrebbero un
solo effetto distorsivo delle importazioni. L'iniziativa della
Confederazione fa seguito all'inchiesta di salvaguardia avviata
dalla Commissione Europea sulle importazioni di numerosi
prodotti di acciaio nell'Ue. L'intento di Confapi è quello di
prevenire la riduzione delle importazioni in conseguenza dei
dazi imposti dall'amministrazione statunitense sui prodotti
siderurgici di molti Paesi asiatici. Questi dazi sono stati
attivati da poche settimane e quindi il parametro medio degli
ultimi tre anni è del tutto scevro dalla loro influenza verso i
Paesi terzi. L'obiettivo di Confapi, che per prima ha sollevato
la questione a livello europeo, è quello di non veder
irrimediabilmente penalizzate le Pmi italiane nei loro
approvvigionamenti.
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