L'indice pmi manifatturiero
italiano è salito leggermente a settembre a 48,3, dal livello di
48 segnato ad agosto, al di sopra della stima di 47,5 degli
economisti. L'indicatore si mantiene sui livelli più bassi
dall'aprile del 2020 e per il terzo mese consecutivo al di sotto
di quota 50, che indica una fase di contrazione dell'economia.
"A settembre il settore manifatturiero italiano ha registrato
il più rapido calo della produzione dall'apice delle restrizioni
per la pandemia del 2020, a causa di una sostenuta flessione dei
volumi degli ordini, determinata da una combinazione di
pressioni inflazionistiche e di maggiori incertezze, che hanno
pesato sull'andamento della produzione", si legge nel rapporto
di S&P Global. Sebbene le aziende prevedano in media un aumento
della produzione tra 12 mesi, l'ottimismo è sceso al secondo
minimo storico dopo quello di marzo 2020.
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