Assistenza ai disabili:
s'inasprisce in Campania la vertenza tra i camici bianchi di
vari profili sanitari dipendenti di alcune strutture di
riabilitazione di Napoli e provincia (segnatamente Serapide Spa,
alcune cooperative satelliti e altri centri) riguardo
all'applicazione, per i nuovi assunti, di un contratto nazionale
peggiorativo (Aias) rispetto a quello dell'ospedalità privata
(Aiop), quest'ultimo applicato solo ai vecchi assunti.
Nonostante il contrasto al dumping contrattuale, inserito nella
legge di Bilancio della Campania approvata a fine anno, al
Serapide spa in provincia nord di Napoli, sono già scattati
circa 30 licenziamenti. Professionisti che hanno rifiutato
assunzioni sottoposte al contratto Aias.
Sul piede di guerra la Cgil Fp che, dopo lo stato di agitazione
dichiarato a novembre ha ora indetto uno sciopero generale del
personale della Sanità privata accreditata e delle Rsa per
lunedì 27 Febbraio. Nell'occasione si terrà un sit-in presso
l'assessorato regionale alla Sanita. Prevista la partecipazione
di 1000 persone.
"Siamo vicini ai lavoratori della sanità privata e sosteniamo
la loro battaglia - avverte Franco Ascolese, presidente
dell'Ordine interprovinciale delle professioni sanitarie di
Napoli, Avellino, Benevento e Caserta che ha dato pieno appoggio
ai professionisti impegnati a risolvere questo nodo". La legge
di Bilancio della Campania approvata a fine anno e pubblicata
sul Burc n. 108 avente a tema "Disposizioni per la formazione
del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2023 -
2025 della Regione Campania - Legge di stabilità regionale 2023"
all'articolo 6, prevede interventi in materia di politiche
sanitarie introducendo disposizioni per il contrasto al dumping
contrattuale nel Servizio sanitario regionale. Le modalità
applicative dell'articolo devono essere individuate dalla Giunta
con propria deliberazione.
"Una norma - conclude Ascolese - in attesa di linee guida e
disposizioni operative che devono essere individuate con
delibera di Giunta, passaggio che torneremo a sollecitare nei
tavoli con la Regione. Siamo vicini a tutti i nostri iscritti -
aggiunge Ascolese - si tratta di dare dignità al loro lavoro.
Non è giusto diversificare le buste paga e il godimento di ferie
e permessi di un professionista, passando da un'azienda
all'altra e dopo anni di lavoro svolto con determinate
guarentigie. A maggior titolo quando la Regione ha dato chiari
segnali di voler andare in una direzione diversa. Parliamo di
professionisti qualificati che operano tutti nello stesso
settore sanitario privato, accreditato e non ma che si ritrovano
con stipendi e tutele diversi a seconda del contratto applicato
dal loro datore di lavoro. Questi ultimi, nel caso dei soggetti
accreditati, ricevono rimborsi remunerati dal Servizio pubblico
sanitario regionale. Altre Regioni hanno già deliberato atti per
garantire i diritti dei pazienti, contrastando il dumping
contrattuale".
Lo sciopero proclamato dalla Cgil riguarda tutto il personale
della Sanità privata accreditata impegnato nella riabilitazione
ex art. 26 (ivi compreso quello delle strutture ospedaliere) e
nelle residenze sanitarie assistite.
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