"Il fattore tempo è determinante,
pertanto bisogna fare in modo che tutte le misure che verranno
adottate arrivino al più presto a destinazione e permettano alle
persone e alle attività colpite di ripartire. Per questo motivo,
al fine di ridurre al massimo i tempi di erogazione del
contributo e snellire le procedure , si devono dare subito
istruzioni per autocertificare i danni subiti alle unità
operative ubicate nelle aree alluvionate che stanno facendo
fronte a situazioni emergenziali".
Lo chiede in una nota Confapi Toscana con il presidente Luigi
Pino chiedendo "in primo luogo risorse ed investimenti per la
messa in sicurezza del nostro territorio e l'estensione alla
Toscana dei contributi e del credito d'imposta a famiglie ed
imprese come per la ricostruzione in Emilia-Romagna".
L'associazione sta raccogliendo le segnalazioni dei danni
dalle imprese per provare a stimarne il valore e fare un quadro
d'insieme.
Comunque, afferma Pino, "le misure da mettere in campo
devono subito essere molteplici: dalle già attenzionate, quali
il blocco delle rate dei mutui e prestiti, a quello delle
onerose bollette energetiche, ma anche la sospensione dei
versamenti tributari e contributivi, la veloce previsione della
cassa integrazione in deroga e la richiamata estensione del
credito d'imposta già istituito per l'alluvione di maggio
nell'Emilia Romagna".
"Confapi Toscana può dare sostegno immediato nel ricorso
all'applicazione di eventuali ammortizzatori sociali per le
imprese impossibilitate a lavorare regolarmente", aggiunge Pino
che ha chiesto l'estensione alle pmi della Toscana delle
agevolazioni previste dagli organismi bilaterali così come "va
estesa al nostro territorio la raccolta fondi attivata pochi
mesi fa per gli analoghi eventi in Emilia Romagna".
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