"La questione non è entrare o meno
nel Mes. Anche con il voto di oggi della Camera l'Italia
continua a rimanere nel vecchio Mes con tutti gli altri Paesi".
Lo sottolinea il presidente di Abi, l'Associazione Bancaria
Italiana, Antonio Patuelli, in un'intervista a La Repubblica
parlando della mancata ratifica de Mes.
Secondo Patuelli il dibattito sul Mes "si è caricato di
eccessivi significati politici, ed è per questo che non ci siamo
mai pronunciati sul tema, nemmeno in occasione della nostra
Assemblea Annuale".
Il nuovo Mes potrebbe garantirebbe alle banche un maggiore
sostegno, a fronte di future crisi. "Tutte le crisi bancarie dal
2015 a oggi - risponde il presidente di Abi - sono state
affrontate con risorse nazionali. Quella del Montepaschi con
risorse di Stato, e le altre con risorse delle banche
concorrenti. Per fortuna adesso nessuno paventa più crisi
bancarie, ma nei momenti più difficili, e in vigenza del vecchio
Mes, abbiamo fatto da noi. Abbiamo persino salvato la Popolare
di Bari, che poi è andata allo Stato".
Sul fronte della revisione del Patto di Stabilità, Patuelli
parla invece di "un lavoro di revisione importante: il
meccanismo che ne è venuto fuori - spiega - è più oliato, meno
rudimentale del vecchio accordo. Tiene conto di tutto quello che
è successo in questi trent'anni, compresa la nascita dell'Unione
Bancaria, 9 anni fa".
"È un compromesso maturo, che non frena lo sviluppo. E
comunque non si poteva pensare di far crescere all'infinito il
debito pubblico", conclude.
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