Lavoratrici precarie di coop
sociali di Palermo, che si occupano di studenti e studentesse
delle scuole superiori, qualificate Oss e Osa, organizzate da
anni sindacalmente con lo Slai Cobas per sc, aderiranno allo
sciopero generale proclamato per l'8 marzo e denunciano le
peggiorate condizioni lavorative, i tagli dei posti e delle
risorse da parte della Regione e della Città metropolitana.
"Ci sono aspetti paradossali che ci colpiscono come precarie
e donne, per esempio l'assegnazione degli utenti alle operatrici
imposta dalla Città metropolitana appaltante alle coop,
dall'anno scorso sulla base del genere. E davanti a una platea
di studenti disabili a maggioranza maschi, le precarie restano
fuori dal lavoro perché le coop sono obbligate ad assumere
uomini. Oggi siamo pagate, come è giusto che sia, come i
colleghi maschi; ma resta che i salari sono bassi, si fanno 24
ore settimanali ma non sono conteggiate le giornate in cui gli
alunni sono assenti, quando ci sono le sospensioni delle lezioni
ecc."
"Nello sciopero dell'8 marzo portiamo tutta la rabbia e lotta
contro i padroni, il governo: oggi è necessario lottare -
aggiungono le lavoratrici - contro questo governo Meloni che è
ideologicamente e politicamente contro le donne. Come precarie a
Palermo stiamo anche subendo un processo penale per le lotte
fatte per difendere il lavoro e contro i tagli".
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