Sono 152 le aziende toscane che
non avrebbero alcun problema a superare le prove previste da
Borsa Italiana per la quotazione nel segmento Euronext Growth
(l'ex Aim): è quanto afferma una ricerca di Gt Business
Consulting, sulla base della banca dati di Borsa Italiana. Le
imprese selezionate hanno almeno cinque anni di storicità,
almeno 2 milioni di euro di patrimonio netto, almeno 25 milioni
di fatturato, capitale sociale minimo di 1 milione, e un credito
commerciale creditsafe minimo di 500mila euro.
Firenze, si legge in una nota di sintesi, si piazza in cima
alle province toscane per numero di imprese potenzialmente
quotabili in Borsa: sono 56 le aziende della provincia che
potrebbero approdare nel listino. Seguono Lucca (25 le imprese
quotabili) e Pisa (21). "Da parte delle Pmi - afferma Gt
Business Consulting - l'accesso al listino è un'occasione unica
per fare il salto di qualità, per garantire all'impresa il
carburante necessario a farla sviluppare e raggiungere obiettivi
sempre più alti".
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