Si è svolta a Catania la quinta
tappa del roadshow dedicato al territorio per diffondere e
promuovere la cultura della gestione dei cyber risk tra le
aziende di Piccole e medie dimensioni, con la presentazione del
rapporto Cyber index Pmi Sud e Isole. Cyber index Pmi realizzato
da Generali e Confindustria, con il supporto scientifico
dell'Osservatorio cybersecurity & data protection della School
of management del Politecnico di Milano e con la partecipazione
dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, evidenzia e
monitora nel tempo il livello di conoscenza dei rischi cyber
all'interno delle organizzazioni aziendali e le modalità di
approccio adottate dalle stesse per la gestione di tali rischi.
"In linea con il nono obiettivo di sviluppo sostenibile
definito dall'Onu - ha affermato Barbara Lucini, responsabile
Country sustainability & Social responsibility di Generali
Italia - dedicato a imprese, innovazione e infrastrutture, e
coerentemente con la nostra visione di sostenibilità - pilastro
strategico del piano industriale 'Lifetime partner 24: driving
growth' vogliamo dare il nostro contributo per costruire
infrastrutture resilienti, promuovere un'industrializzazione
inclusiva e sostenibile e favorire l'innovazione. Oggi siamo in
Confindustria Catania per mettere a disposizione delle imprese
associate il nostro know-how e la consulenza di valore,
distintiva ed efficiente della nostra Rete, impegnandoci a
diffondere tra le Pmi la cultura del cyber risk, e
sensibilizzando circa l'importanza dell'adozione di adeguati
sistemi di protezione, oltre a sistemi assicurativi innovativi".
"Un tessuto industriale cyber-sicuro è più performante e
competitivo -- ha detto Luca Nicoletti, direttore del servizio
programmi e progetti industriali dell'Agenzia per la
cybersicurezza nazionale - per quanto riguarda le Pmi nazionali,
e soprattutto quelle collocate nel Sud Italia, dal punto di
vista di Acn, ci sono margini di miglioramento della postura
cibernetica aziendale, e tuttavia i processi di ammodernamento
in corso indicano che si è intrapresa la strada giusta. Ed è
questo processo che come Acn vogliamo assistere, fornendo
informazioni e indicando le fonti di finanziamento europee per
ammodernare e rendere più resilienti imprese piccole e medie che
faticano a trovare nel budget i fondi necessari alla sfida della
cybersecurity".
"Confindustria è fortemente sensibile a queste
problematiche - ha dichiarato il vice presidente di
Confindustria Catania, Mario indovina - e si impegna a
supportare le Pmi fornendo loro gli strumenti necessari per
proteggersi dalle minacce informatiche, adottando misure
efficaci per salvaguardare i propri dati e asset".
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