La legge di riforma del sistema
pensionistico, approvata il 14 giugno dal Parlamento della
Colombia, e salutata come "una grande vittoria" dal presidente
Gustavo Petro, sarà esaminata dalla Corte costituzionale, su
iniziativa dell'opposizione di centro-destra secondo cui il suo
iter non ha rispettato il dettato costituzionale.
Il provvedimento ha ottenuto alla Camera dei deputati 86 voti
a favore e 37 contrari, ma i partiti di opposizione (Centro
democratico e Verdi) hanno sostenuto che il testo approvato è
quello trasmesso dal Senato che non ha tenuto conto delle
modifiche proposte dalla Commissione Affari sociali della
Camera.
Il capo dello Stato ha dichiarato che "si tratta della
principale conquista sociale dei lavoratori colombiani da molto
tempo a questa parte", mirando a far andare in pensione più
persone e offrendo piccole indennità mensili agli anziani
poveri.
Secondo la deputata dei Verdi, Katherine Miranda, la Corte
può impiegare sette o otto mesi per pronunciarsi su un caso del
genere, per una legge che dovrebbe entrare in vigore nel luglio
2025.
Per precauzione, ha infine detto, "il massimo tribunale
potrebbe anche emettere un ordine di sospensione per impedirgli
di farlo finché non sarà stata firmata una sentenza finale".
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