"Uno degli aspetti di maggiore
preoccupazione per gli equilibri futuri del sistema
previdenziale - prosegue Ghiselli nel testo - è rappresentato
dalla crescita del numero dei pensionati in rapporto ai
lavoratori attivi, in particolare per l'effetto combinato delle
previsioni di decrescita demografica, in gran parte connessa al
fenomeno della denatalità, e l'aumento della speranza di vita,
che complessivamente porta ad un tendenziale invecchiamento
della popolazione".
L'incertezza riguarda in particolare "l'adeguatezza delle
future prestazioni pensionistiche" principalmente legata alle
condizioni lavorative e reddituali maturate nel corso della
carriera lavorativa più che al sistema di calcolo pensionistico,
ha spiegato ancora Ghiselli. "Il rischio di una diffusa
inadeguatezza dei futuri trattamenti pensionistici potrà
dipendere dalla discontinuità nel lavoro e quindi nella
contribuzione, dai bassi livelli di reddito, dall'irregolarità
nei rapporti di lavoro", sottolinea.
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