"La transizione in corso sta
generando cambiamenti senza precedenti, che ci vengono chiesti
in prima battuta dai consumatori e dalle consumatrici che ci
chiedono un maggiore equilibrio tra i bisogni economici,
ambiente e persone". Lo ha detto nel suo intervento
all'assemblea di Cosmetica Italia, Lara Ponti, vicepresidente di
Confindustria con delega alla Transizione Ambientale e agli
Obietivi ESG.
"Nel comparto della cosmetica italiana - ha proseguito - sono
presenti imprenditori che hanno lavorato tantissimo in questa
direzione, sia in termini di attenzione all'ambiente e
costruzione del proprio business, che intorno alle persone.
Questo è sicuramente un tema etico, perché vuol dire poter
garantire un futuro alle nostre società, ma anche un dato molto
pragmatico. Se guardiamo fuori dall'Italia e dall'Europa vediamo
cosa stanno facendo Cina e Usa". Ponti ha ricordato che "la Cina
ha investito 500 miliardi su tecnologia e innovazione green e
gli Stati Uniti poco meno, 380 miliardi con l'Inflation
Reduction Act" e questo "perchè si muovono come stati unitari,
che hanno strategie unitarie. E noi in Europa dobbiamo fare la
stessa cosa, altrimenti rischieremo di essere stritolati",
perché "nessun bilancio di un Paese europeo è abbastanza forte
per avere le risorse per opporsi a queste strategie e questi
contendenti. Non basta dirlo per farlo".
Per Ponti "l'Europa ha costruito un piano di transizione
ecologica che è stato molto ambizioso e lungimirante, ma ha
qualche problema di messa a terra. Oggettivamente è un progetto
su cui siamo tutti d'accordo ma non è stato dotato a oggi di
strumenti di valutazione dell'impatto che avrebbero avuto le
politiche e di regole chiare e semplici. Chiediamo oggi
all'Europa un vero piano industriale, europeo, un sistema unico
di investimenti, pubblico, che possa trainare anche gli
investimenti privati".
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