Cambiamento climatico, eventi
estremi, specie aliene che mettono a rischio gli ecosistemi,
aumento drammatico dei costi energetici: sono tante le sfide da
affrontare per le cooperative dell'agroalimentare e della pesca
e dell'acquacoltura associate a Legacoop Romagna e Legacoop
Imola che si sono date appuntamento martedì 25 giugno nella sala
riunioni della Cooperativa Terremerse per il congresso
territoriale di settore.
A confrontarsi, in vista degli appuntamenti regionali e
nazionali, c'erano i rappresentanti di 75 imprese con 23.200
soci e 7.700 occupati, che generano una produzione complessiva
di oltre 2,2 miliardi di euro. "Purtroppo l'alluvione - spiega
il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi - ha inciso in
maniera pesante sul settore, e le aziende ci segnalano ancora
forti ritardi nei ristori, mentre avremmo invece bisogno del
massimo sostegno possibile da parte del governo. Le sfide per le
cooperative del settore agroalimentare sono molteplici e
complesse e il nostro sistema si impegna a sostenere le proprie
associate con proposte concrete: occorre puntare
sull'innovazione per affrontare un futuro caratterizzato da
cambiamenti climatici e trasformazioni economiche, promuovendo
un modello di economia che sia in grado di conciliare sviluppo e
centralità delle persone e delle comunità".
Al termine l'assemblea ha eletto i delegati che saranno
chiamati a partecipare al congresso regionale del settore
agroalimentare di Legacoop.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA