Mentre nelle altre regioni
italiane i saldi estivi partono sabato, in Alto Adige bisognerà
aspettare fino al 19 luglio. Confesercenti parla di
un'"occasione persa per i negozi altoatesini".
Secondo il consueto sondaggio Confesercenti-IPSOS un
consumatore su due (il 55%) è pronto a fare acquisti per un giro
di affari di 3,5 miliardi di euro. Movimento che vedrà l'Alto
Adige al palo vista la partenza posticipata al 19 luglio dalla
Camera di Commercio con la contrarietà di Confesercenti. "Il
meteo particolarmente freddo - conferma la presidente Elena
Bonaldi - ha avuto un impatto negativo con il -39% dei
consumatori che ha ammesso di aver comprato meno. Questo
significa che c'è una forte domanda pronta ad essere sollecitata
e che rimarrà inevitabilmente in attesa a Bolzano oppure si
rivolgerà ai negozi oltre Salorno".
Oltre al 55% il sondaggio mette in evidenza come ci sia un
31% di intervistati che andrà semplicemente a passeggiare tra le
vetrine. "La dimostrazione statistica di come i saldi siano
anche e soprattutto una forte operazione di marketing legata ad
una data unica nazionale. È il famoso traino che porta le
persone verso i negozi. Esattamente quello che perderemo
quest'anno nelle nostre città deludendo, peraltro, i turisti che
si aspettano i saldi anche da noi".
Cosa acquisteranno i consumatori? Prima di tutto calzature
(61%), t-shirt e polo (57%), pantaloni e gonne (45%), maglieria
estiva (41%), abiti e vestiti (39%), camicie (30%), costumi e
moda mare (29%) e infine borse (15%), fa sapere Confesercenti.
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