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Istat, maxideduzione assunzioni riguarda solo 5,6% imprese (2)

Istat, maxideduzione assunzioni riguarda solo 5,6% imprese (2)

ROMA, 05 luglio 2024, 13:15

Redazione ANSA

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L'Ace è l'incentivo che premia fiscalmente chi reinveste gli utili in azienda, pensato per favorire la capitalizzazione delle aziende e quindi la loro crescita economica. E' stato abolito quest'anno e il risparmio, negli intenti del governo, sarà destinato a coprire nel 2025 la riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3.
    Secondo i risultati delle simulazioni Istat, le imprese che subiranno un aggravio d'imposta per effetto della sua eliminazione rappresentano il 25,3% e saranno più numerose nella manifattura (32,9%) e nei servizi di pubblica utilità (38%). La percentuale aumenta con la dimensione dell'impresa (quasi una su due tra le imprese con oltre 2 milioni di fatturato o con oltre 50 addetti), è più elevata tra le imprese più solide (42% per quelle "in salute") e con elevato grado di dinamismo, per quelle localizzate nelle regioni settentrionali e tra le esportatrici.
    L'introduzione della deduzione del costo del lavoro per incremento occupazionale avvantaggerà invece "solo il 5,6% del totale delle imprese". Tra queste ultime, quote più elevate si osservano per le unità della manifattura (8%) e delle costruzioni (7,9%) e al crescere della dimensione aziendale.
    Nel complesso, gli effetti di cassa negativi derivanti dall'effetto di composizione di entrambi i provvedimenti si manifestano attraverso una maggiorazione del prelievo Ires che raggiungerebbe il 10,2% nel 2024. Il prelievo Ires addizionale derivante dalla eliminazione dell'Ace risulta pari al 12,2%, con quote più elevate per le imprese che, sulla base dell'indicatore sulla sostenibilità economica e finanziaria, figurano "a rischio", e "fortemente a rischio" (25%). La riduzione del prelievo Ires per effetto della nuova maggiorazione del costo del lavoro in deduzione in presenza di nuove assunzioni raggiunge l'1,9% ed è più elevata per le imprese delle costruzioni (4,5%), per le imprese "fragili" (5,6%) e "fortemente a rischio" (3,5%) e per quelle appartenenti alle classi dimensionali più piccole, con classe di fatturato fino a 10 milioni di euro, o con meno di 50 addetti.
    In conclusione, nel 2024 le misure adottate aumenteranno l'aliquota effettiva sui redditi di impresa di 0,3 punti percentuali, portandola al 18,9%, un livello inferiore a quello dell'aliquota legale (24%). Considerando anche la quota dell'Irap gravante sui profitti, l'aliquota mediana effettiva risulta pari al 24%.
    L'effetto combinato di eliminazione dell'Ace e della super-deduzione sugli incrementi occupazionali determinerà effetti eterogenei: le imprese di piccole dimensioni (fino a 500mila euro di fatturato) beneficeranno di una riduzione dell'aliquota effettiva pari a circa 0,4 punti percentuali (che passa da 17,7% a 17,3%), mentre le imprese appartenenti alle classi superiori di fatturato (oltre i 10 milioni di euro) subiranno gli incrementi maggiori dell'aliquota effettiva, oltre 0,8 punti percentuali (da 19,1% a 19,9%)
   

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