Una revisione del Pil poco visibile
in termini di crescita, ma significativa in valore assoluto, con
un aumento di due punti percentuali sul 2023, legata "al
massiccio aumento nel settore edilizio e, in generale, degli
investimenti, ora coerenti con i numeri del Next Generation Eu e
del Superbonus".
E' l'interpretazione di Lorenzo Codogno, fondatore di lc
Macro, della revisione delle statistiche pubblicata oggi
dall'Istat, che alzando i livelli del Pil nominale e
introducendo alcune revisioni metodologiche ha ridotto il
deficit/Pil e il debito/Pil del 2023 al 7,2% e 134,6%
rispettivamente, contro 7,4% e 137,3% di aprile. Secondo
Codogno, tuttavia, "la revisione al ribasso della spesa corrente
nel 2023 renderà un po' più difficile ridurre l'indicatore di
spesa netta nel 2024".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA