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Ft, il Belgio chiede all'Ue di vietare l'import di gas Gnl russo

Ft, il Belgio chiede all'Ue di vietare l'import di gas Gnl russo

Attuali norme non consentono a società di rescindere contratti

BRUXELLES, 27 settembre 2024, 13:41

Redazione ANSA

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Il Belgio, uno dei maggiori importatori europei di gas naturale liquefatto (Gnl) dalla Russia, ha esortato l'Ue a vietare il combustibile russo, avvertendo che le aziende non possono rescindere i contratti a lungo termine a meno che l'Ue nel suo insieme non imponga sanzioni. Lo riporta il Financial Times, citando la ministra belga dell'Energia, Tinne Van der Straeten.
    In un'intervista al quotidiano della City, la ministra ha sottolineato la necessità di "un approccio europeo" alla questione, poiché le attuali norme Ue non forniscono sufficienti basi legali alle società per rescindere i contratti con la Russia, che in genere hanno una durata di 10 anni o più e risalgono quindi a prima dell'invasione russa dell'Ucraina.
    Dello stesso avviso, la ministra olandese per il clima, Sophie Hermans, che in una lettera al Parlamento ha dichiarato di voler sollevare la questione in occasione di una riunione dei ministri dell'energia dell'Ue il mese prossimo.
    Il numero di navi cisterna che trasportano gas russo e che arrivano al principale terminal gate di Rotterdam è aumentato notevolmente quest'anno: da una media di una al mese dalla metà del 2002 alla metà del 24, si è arrivati a due al mese durante l'estate, ha dichiarato Hermans. "Non ci sono altre opzioni che ci permettano di rescindere i contratti privati senza che venga applicata una norma sanzionatoria da parte della Commissione Europea", ha detto la ministra.
    Secondo la società di analisi Kpler, scrive il Ft, Spagna e Belgio sono stati i maggiori importatori di Gnl russo nel 2023, mentre la Francia sembra destinata a superare il Belgio e la Spagna quest'anno.
    Nonostante le pressioni esercitate da Paesi importatori come il Belgio e i Paesi Bassi per introdurre sanzioni sul Gnl russo, ci sono poche prospettive, osserva il quotidiano finanziario, di raggiungere un accordo unanime degli Stati membri dell'Ue.
    L'Ungheria, ad esempio, si è regolarmente opposta all'adozione di ulteriori misure per ridurre i combustibili fossili russi.
   
   

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