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Sottrazione fraudolenta debiti fisco, sequestrati 700.000 euro

Sottrazione fraudolenta debiti fisco, sequestrati 700.000 euro

Provvedimento eseguito da Gdf di Livorno

FIRENZE, 28 settembre 2024, 15:30

Redazione ANSA

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I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Livorno hanno eseguito un sequestro preventivo di beni, disposto dal gip livornese, per oltre 700mila Euro a carico di persone fisiche e giuridiche in relazione a reati riconducibili a violazioni fiscali, riciclaggio e responsabilità amministrativa delle società: secondo quanto spiegato dalle Fiamme gialle i destinatari del provvedimento avrebbero cercato di sottrarsi al pagamento di debiti fiscali. Tra i beni sequestrati 250mila euro sui conti correnti, 4 immobili a Livorno e provincia, un'auto Mercedes e una Bmw, due moto e quote societarie per ulteriori 220mila euro.
    Il servizio, si spiega in una nota della gdf, "scaturisce da attività di polizia economico-finanziaria e verifiche fiscali eseguite nei confronti di soggetti che hanno gestito, direttamente o indirettamente tramite l'ausilio di prestanome, società operanti in vari settori. Dall'analisi delle movimentazioni bancarie e patrimoniali sono emerse delle movimentazioni e manovre tra società volte a depauperare risorse finanziarie per sottrarre le medesime al pagamento delle imposte e dei debiti verso lo Stato; in particolare azioni di finanziamento tra società collegate, costituzione di nuove persone giuridiche 'ad hoc', trasferimenti e cessioni 'circolari' di capitali, beni e quote societarie.
    All'esito delle indagini, anche conseguenti allo sviluppo e accertamenti connessi a talune segnalazioni di operazioni sospette, è emerso che le condotte investigate, prive di logica economica e commerciale, sono state ritenute idonee a configurare il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, in quanto finalizzate a depauperare il patrimonio societario, rendendo così inesigibile il credito tributario vantato dall'Erario". Accertata anche "la sussistenza degli elementi costitutivi del reato di autoriciclaggio", in quanto il denaro proveniente dal delitto di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte "è stato impiegato e trasferito in attività imprenditoriali in modo da ostacolare concretamente l'identificazione della sua provenienza delittuosa ed al fine di svolgere ulteriori attività commerciali".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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