Il Piano strutturale di bilancio
"impegna il governo a modificare i meccanismi che sovrintendono
alla previdenza complementare per favorirne la diffusione, anche
da un punto di vista della previdenza sanitaria e,
contestualmente prevede di intervenire in materia di sviluppo e
riordino degli strumenti per la sanità integrativa, l'assistenza
e la non autosufficienza". Un tema su cui, considerandone "la
rilevanza per il sistema industriale e per il Paese",
Confindustria auspica "che il governo assicuri un ampio
confronto con le parti sociali e gli stakeholder interessati per
evitare spiazzamenti e assicurare un corretto bilanciamento di
tutti gli interessi". Lo ha detto il vicepresidente di
Confindustria Angelo Camilli in audizione sul Psb.
"In mancanza di ulteriori elementi di dettaglio, occorrerà
comprendere le effettive intenzioni del governo, con l'auspicio
che l'intervento sia orientato verso la riforma ordinamentale
del settore, la concentrazione del mercato e la definizione di
incentivi per le imprese in relazione a fondi che garantiscano
l'integrazione tra primo e secondo pilastro", ha detto Camilli.
Il vicepresidente di Confindustria ha quindi definito
"positivo" l'impegno del governo a "sostenere il tasso di
crescita della spesa sanitaria, nonché il livello degli
investimenti. Occorre al contempo - ha aggiunto - introdurre
meccanismi di misurazione e valutazione della produttività del
sistema, che vengano utilizzati per premiare l'efficienza e la
qualità".
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