"Auspichiamo che con la nuova
presidenza Trump la partnership commerciale tra il nostro Paese
e gli Stati Uniti prosegua in maniera costruttiva a beneficio di
tutti. Sappiamo quali siano state le sue politiche commerciali
al suo primo mandato e conosciamo ancor di più le sue
intenzioni: parlano chiaro le sue dichiarazioni in campagna
elettorale, le promesse sui dazi e in particolare le politiche
annunciate a proposito dei rapporti con il nostro Continente.
Ciononostante, confidiamo nel buon senso della nuova
amministrazione Usa". Lo dichiara, in una nota, il presidente di
Confindustria Trento, Lorenzo Delladio.
"In particolare, contiamo sul fatto che gli Stati Uniti siano
consapevoli che una guerra dei dazi danneggerebbe anche
l'America, ancor di più vista la stretta interconnessione tra le
economie americana ed europea e al ruolo che potrà avere la Cina
in questo nuovo contesto geopolitico. I dati ci dicono che le
esportazioni trentine tra il 2019, ultimo anno di Trump, e il
2023 sono aumentate in valore assoluto del +32%, con un
miglioramento importante della nostra bilancia commerciale verso
gli Stati Uniti. Speriamo che questa crescita possa proseguire
anche con il nuovo Presidente, ma ovviamente i timori ci sono e
riguardano l'Europa, l'Italia e anche il Trentino", prosegue
Delladio, ricordando come gli Stati Uniti rappresentino il
"nostro secondo mercato di sbocco, con 620 milioni di euro di
esportazioni nel 2023, che rappresentano il 12% del totale".
Secondo quanto affermato dal presidente di Confindustria,
"nessun settore sarebbe escluso dagli impatti di una politica
protezionista: durante la sua campagna elettorale, Trump ha
infatti parlato di dazi indistinti e trasversali, su tutti i
prodotti importati". "Gli americani hanno sempre dimostrato buon
senso e pragmatismo, per cui confidiamo che continuino a essere
un solido alleato dell'Italia e dell'Europa in campo economico,
così come per la difesa comune in un contesto di delicati
equilibri geopolitici a livello internazionale. Parallelamente
servirà sempre più coesione tra i Paesi europei per poter
affrontare questo nuovo corso con coraggio, diplomazia e
determinazione", conclude Delladio.
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