Il nuovo protezionismo andrebbe in
questa ipotesi a interessare anche i beni a media e alta
intensità tecnologica, come anche nella farmaceutica, che sono
oggi meno esposti al tema delle tariffe perché funzionali alle
produzioni domestiche.
Lo studio, realizzato dagli analista di Prometeia Claudio
Colacurcio e Carmela Di Terlizzi, ricorda che l'Italia, da ormai
un biennio, ha stabilmente negli Stati Uniti il secondo mercato
di esportazione dopo la Germania e già oggi fronteggia dazi pari
a quasi 2 miliardi.
In termini assoluti gli impatti dell'aumento tariffario
sarebbero superiori per la Germania, oggi primo esportatore
europeo, e inferiori per Francia e Spagna.
Gli effetti puntuali del nuovo corso tariffario
dipenderebbero da più fattori, come la sostituibilità tra beni
esteri e beni domestici, tuttavia l'aumento assoluto dei dazi
rappresenta un "utile" parametro per comprendere l'entità dei
costi sopportati dalle imprese esportatrici. Per mantenere
inalterato il proprio posizionamento competitivo, l'impresa
estera potrebbe infatti farsi carico dell'aumento tariffario,
assorbendone il costo per mantenere inalterati i volumi e quindi
il suo posizionamento competitivo nel mercato.
L'analisi premette che la promessa di un dazio del 10% su
tutte le importazioni americane e del 60% per le merci
provenienti dalla Cina per proteggere le industrie nazionali e
ridurre le tasse sui redditi da lavoro, sostituendo queste
entrate con quelle legati ai dazi "una strada impraticabile per
diversi motivi". Questi partirebbero dalle probabili ritorsioni
dei partner esteri, dagli effetti controproducenti sulla
competitività delle aziende americane che importano e dalla
penalizzazione dei ceti meno abbienti che sarebbero i più
colpiti.
La proposta sarebbe inoltre "insostenibile" sotto il profilo
fiscale, per lo studio "dal momento che guardando agli incassi
del Tesoro americano nel corso del 2024 emerge come i dazi medi
dovrebbero più che triplicare per coprire anche solo una
diminuzione di appena il 10% delle entrate sui redditi delle
persone fisiche".
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