Nell'ultimo quinquennio indagato
dall'Inail (2018-2022), gli incidenti occorsi ai dipendenti
agricoli sono sensibilmente diminuiti, a parità di occupati. Nel
2022 si è registrato un decremento del 21,5% rispetto al 2018.
Una tendenza positiva che prosegue anche nel 2023. Si evidenzia
una contrazione anche degli incidenti mortali denunciati che,
mediamente, sempre nel periodo di riferimento, sono risultati in
leggero calo: il dato massimo, pari a 171 infortuni, è stato
rilevato nel 2019 e quello minimo, 137 infortuni, nel 2022.
Ogni incidente sul lavoro rappresenta un dramma umano e sociale
e non si deve abbassare la guardia; tuttavia, si può trarre un
bilancio positivo in relazione al settore primario, secondo
quanto emerso oggi dal convegno "Lavoro sicuro in agricoltura",
organizzato da Confagricoltura, nella sede di Palazzo della
Valle.
"Per rafforzare la sicurezza sul lavoro in agricoltura le
parole chiave sono: innovazione, incentivi e semplificazione. E
le aziende agricole più grandi registrano una minor incidenza di
infortuni, se confrontate con le microaziende e con i lavoratori
autonomi. Gran parte degli infortuni, inoltre, avviene su
trattori obsoleti, pertanto è utile incentivare il ricambio,
anche attraverso i bandi Inail Isi che vanno replicati e
rafforzati", ha detto il presidente di Confagricoltura,
Massimiliano Giansanti che, sul piano normativo, chiede di
"semplificare il sistema di regole, privilegiando la sicurezza
sostanziale rispetto a quella formale, e adeguando la normativa
alle peculiari caratteristiche del lavoro agricolo. Bisogna,
inoltre, migliorare il sistema dei controlli, selezionando con
maggiore attenzione le imprese da ispezionare, attraverso una
puntuale attività di intelligence. Altro dato sul quale
riflettere - ha proseguito Giansanti - è l'eccessiva pressione
contributiva Inail che grava sui datori di lavoro agricolo
(13,24%), elevata sia in relazione agli altri settori produttivi
(massimo 11,00%) sia in relazione all'andamento della gestione
agricola Inail per la parte che riguarda i lavoratori
dipendenti. Mancano inoltre incentivi economici per le imprese
virtuose, che rispettano le regole e non registrano infortuni".
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