"La Corte Costituzionale ha
considerato illegittime specifiche disposizioni del testo
legislativo sull'autonomia differenziata. Abbiamo accolto con
favore l'interpretazione dei giudici costituzionali: su alcune
materie la decisione non può essere lasciata all'autonomia
regionale, secondo i principi dell'unità della Repubblica, della
solidarietà tra le regioni, dell'equilibrio di bilancio,
dell'eguaglianza e della garanzia dei diritti dei cittadini."
Così il presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana
commenta il pronunciamento della Corte Costituzionale sulla
legge Calderoli. "Nel percorso attuativo della riforma -
aggiunge - Confindustria ha da subito rilevato il tema della
sostenibilità finanziaria da affrontare. La legge minaccia di
peggiorare la frammentazione del Paese per i numerosi e
importanti nodi procedurali e finanziari da sciogliere. Il punto
che riteniamo cruciale è lasciare alla gestione nazionale alcune
competenze strategiche per la tutela del mercato, vale a dire
quelle materie essenziali che assicurano le condizioni di base
per la competitività e lo sviluppo. Mi riferisco, solo per
citare alcuni esempi, alla sanità, alle infrastrutture
energetiche e di trasporto".
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