Il dato sui crediti deteriorati più
recenti è quello a settembre. L'insieme delle sofferenze,
inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinanti
calcolato al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già
effettuati dalle banche è diminuito a 30,9 miliardi di euro, da
31,9 miliardi di giugno 2024 (30,5 miliardi a dicembre 2023).
Rispetto al loro livello massimo, 196,3 miliardi raggiunti nel
2015, sono in calo di 165 miliardi.
I crediti deteriorati netti, analizza Abi, rappresentano
l'1,49% dei crediti totali, in ulteriore discesa rispetto a
giugno quando il rapporto era l'1,51 per cento.
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