Promuovere il riconoscimento
professionale e il sostegno alle professioni sociali è
l'obiettivo di una mozione dei Verdi, approvata dal consiglio
provinciale di Bolzano. La proposta, firmata anche dal Team K,
prevede, in una parte dispositiva composta di sette punti, una
serie di misure per qualificare, valorizzare e rendere più
attrattivo questo settore, che conta, ha ricordato Brigitte
Foppa, 5.672 dipendenti, "prevalentemente donne, spesso
sottopagate e poco riconosciute".
Tra i punti principali: definire percorsi formativi
obbligatori e uniformi, migliorare le prospettive di carriera,
aumentare gli stipendi, introdurre una retribuzione minima per
gli ausiliari e rafforzare il ruolo dell'Associazione
provinciale delle professioni sociali. Foppa ha sottolineato la
necessità di combattere la percezione che questi lavori siano
alla portata di tutti, evidenziando l'alto livello di
preparazione richiesto.
L'assessora alle politiche sociali, Rosmarie Pamer, ha
riconosciuto l'importanza delle professioni sociali,
distinguendo però tra "professioni" e "profili professionali",
già definiti in maniera chiara. Ha respinto il punto 2, che
chiedeva di "evitare ulteriori profili professionali non troppo
qualificati", sottolineando la carenza di personale e la
necessità di garantire assistenza a tutti. Pamer ha evidenziato
che un processo di sviluppo è già in corso, coinvolgendo
sindacati e parti sociali.
Foppa ha ribadito che il ricorso a formazione breve, spesso
adottato per sopperire alla carenza di personale, rischia di
compromettere la qualità dell'assistenza. Dopo un confronto, il
consiglio ha votato per parti separate: votata per parti
separate, la mozione, modificata al punto 2 con la cancellazione
della parola "ulteriori", è stata approvata.
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