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>>>ANSA/Piano Cdp da 81 miliardi, più spazio a Pmi e Africa

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Volano per 170 mld investimenti. 'Spinta al venture capital'

ROMA, 19 dicembre 2024, 20:00

Redazione ANSA

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(di Domenico Conti e Chiara Venuto) Risorse che salgono del 24% a 81 miliardi e l'ambizione a fare da volano per attivare 170 miliardi di investimenti. Con priorità che vanno dalla competitività, sicurezza economica ed autonomia strategica alla 'just transition' e coesione sociale. E un accento particolare su piccole e medie imprese, piano Mattei e investimenti in Africa, ma anche capitale di rischio per la sfida - sottolineata dal piano Draghi - dell'innovazione.
    E' il nuovo piano strategico di Cassa depositi e prestiti 2025-2027, approvato oggi dal consiglio d'amministrazione e presentato dal presidente Giovanni Gorno Tempini e dall'amministratore delegato Dario Scannapieco. Nell'attuale congiuntura complicata, fra investimenti privati in calo in Italia, il manifatturiero in negativo da quasi due anni e una sfida geopolitica drammatica, punta ad un rilancio degli investimenti del 32% rispetto ai 128 miliardi del piano 2022-24, dopo aver superato la soglia dei tre miliardi di utile.
    Il nuovo piano "potenzierà la nostra azione come volano per lo sviluppo dell'Italia", spiega Gorno Tempini. L'obiettivo per le sole imprese è fissato a 52 miliardi di volumi, potendo far leva, a partire dal nuovo piano, sulle sinergie con Simest, la società del Gruppo Cdp che sostiene la crescita delle imprese italiane nel mondo. La novità è che Cdp punta a una platea di piccole e medie imprese più ampia per i suoi finanziamenti diretti, superando i limiti minimi di fatturato con l'opportunità di "intercettare diverse migliaia di imprese in più, specie nel mezzogiorno" come ha spiegato Scannapieco.
    Sono quattro i miliardi destinati al capitolo 'Equity' con cui Cdp prevede un programma di investimenti per sostenere le imprese in portafoglio e realizzare nuove operazioni in aziende strategiche e fondi. Una strategia articolata fra dismissione delle partecipazioni ove l'azione di Cdp abbia raggiunto gli obiettivi prefissati, e l'ampliamento dell'interazione con gli investitori istituzionali al fine di attrarre risorse da terze parti. Ma, soprattutto, il braccio finanziario del Mef punta a dare impulso al private equity e venture Capital. Se nel primo l'Italia è al pari con la Germania con una presenza pari allo 0,33% del Pil, nel secondo gli operatori sono appena 40 contro i 130 di Francia e Germania e oltre 300 del Regno Unito: Cdp punta a una "particolare attenzione" e a uno sviluppo dell'ecosistema italiano per l'intelligenza artificiale. Temi al centro del piano Draghi che evidenza l'urgenza - comune a gran parte d'Europa - di capitale di rischio per finanziare le startup innovative.
    Un altro capitolo in crescita per il piano 2025-26 - articolato nei cinque pilastri business, advisory, equity, real asset e internazionale, è proprio il "potenziamento delle relazioni internazionali" con un "focus strategico dedicato all'Africa, in linea con la strategia del Piano Mattei", come ha spiegato Scannapieco. Un approccio più proattivo nella promozione dei progetti, col crescente coinvolgimento dei privati Cdp e i rapporti con le banche di sviluppo bilaterali e multilaterali, che passerà anche dall'apertura, dopo gli uffici di Belgrado, Il Cairo e Rabat, di nuove sedi extra-Ue a partire dall'Africa Sub-sahariana con Nairobi in Kenya e Abidjan in Costa d'Avorio.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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