"Le regole imposte alle imprese
agricole italiane ed europee devono valere tutte le volte che
noi importiamo i prodotti provenienti da altri continenti". Lo
ha detto il presidente di Coldiretti Ettore Prandini chiedendo
il rispetto del principio di reciprocità nel Mercosur per
l'unico settore che nel 2024 crescerà in modo significativo,
raggiungendo il record dei 60 miliardi delle esportazioni. "Non
saremo mai contro la possibilità di essere presenti in tutti i
mercati - ha precisato - ed è anzi la nostra sfida, peraltro
legata anche al problema demografico e al correlato atteso calo
dei consumi interni. Purtroppo la nostra popolazione decresce e
i consumi caleranno, quindi le esportazioni per noi sono
importanti. Però c'è modo e modo - ha osservato - per aprirsi al
mercato e allora chiedo un ritorno sulla coerenza anche dalla
presidente della commissione europea. Noi siamo per il mercato,
e siamo anche per un percorso legato alla sostenibilità nel
tempo e con i sostegni necessari a fare in modo che nessuna
impresa agricola venga persa per strada; ne abbiamo già perse
troppe soprattutto nelle aree interne collinari e montane. Però
mentre l'Europa taglia la chimica nei campi, il Brasile ha
aumentato del 50% gli agrofarmaci. Questi, volgarmente detti
pesticidi, in Brasile sono aumentati del 600% negli ultimi 30
anni, mentre l'Italia li ha diminuiti del 50%. Noi agricoltori
non possiamo delocalizzare l'ambiente, noi non possiamo
delocalizzare le imprese, per questo far valere il principio di
reciprocità - ha concluso - rientra tra le sfide di carattere
economico".
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