"La richiesta avanzata dalle
organizzazioni sindacali dei lavoratori di attivarci per
un'azione di moral suasion nei confronti degli esercizi
commerciali, affinché il 24 e il 31 dicembre dispongano una
chiusura anticipata alle 18 nei rispettivi esercizi, è
ragionevole e posta in maniera garbata. Per questo non ci trova
ostili, tanto più che negli ultimi anni molti negozi della rete
distributiva tradizionale e diversi punti vendita della grande
distribuzione hanno già adottato la prassi di anticipare la
chiusura nelle due giornate". A dirlo è Franco Marinoni,
direttore generale Confcommercio Toscana, rispondendo
all'appello di Cgil, Cisl e Uil. "Questo avviene proprio per
venire incontro alle esigenze di conciliazione dei tempi di vita
dei dipendenti, come sottolineato dai sindacati. Ed è raro
trovare attività aperte dopo le 19 in queste date, segno di una
sensibilità condivisa rispetto a questo tema. La decisione sugli
orari di apertura e chiusura è comunque una prerogativa delle
singole imprese, considerando che, con la liberalizzazione, non
esiste una regolamentazione che imponga vincoli specifici".
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